Volge al termine anche quest’anno, come ogni anno porta con sé un carico di gioie e un grande carico di dolori, ansie, preoccupazioni. Fors’anche di poca consapevolezza di ciò che ci circonda.

Devo dirvi una cosa: anni fa credevo tanto nella potenza del web e dei social, da idealista -quale sono sempre stato- pensavo che almeno questo strumento sarebbe stato usato correttamente da tutti. Come ogni cosa invece ciò non è avvenuto e se è vero che il web in generale è fonte di tante informazioni (sta poi al fruitore saperne selezionare i contenuti), è anche vero che proprio la sempre maggiore incapacità di discernimento sta contribuendo sempre più alla diffusione del caos. Per questo da un po’ di tempo sono un po’ più distante e meno presente se non per ragioni meramente lavorative.

L’anno che verrà, fra poche ore, è già denso di incognite e preoccupazioni. Il 2023 si presenta con un carico pesante di mille e mille grandi problemi che riguardano le sfere personali di ogni singola persona come i grandi temi che minacciano il pianeta stesso che -a volte immeritatamente- viviamo.

No, non intendo fare presagi e disfattismo ma ricordare a noi tutti che non è delegando agli altri la soluzione dei problemi che questi spariscono magicamente. Ecco, l’augurio che voglio provare a porgere a ciascuno è che sia l’anno dedicato al verbo “agire” perché qualsiasi cambiamento non è realizzabile se noi per primi non iniziamo ad agire.

Agire per noi stessi, agire sempre però pensando come sia importante che “noi stessi” corrisponda anche a “noi insieme”. Nessun “noi stessi” può essere “io e basta”.

Più solidarietà, che non è la monetina elargita, ma l’ascolto di chi ha bisogno di parlare e di confrontarsi per trovare soluzioni. Perché poi, egoisticamente, più risolviamo i problemi di tutti più si risolveranno i nostri problemi. È un concetto difficile, che non si può esprimere in poche righe e che è fatto di sorrisi, silenzi, parole, empatia… è un percorso però possibile. Basta, appunto, agire.

Buona Azione a tutti, state attenti in queste ultime ore dell’anno, buon 2023 a tutti.

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Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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