Alcune considerazioni, in ordine sparso. Non necessariamente correlate e non necessariamente disgiunte. In più non necessariamente autobiografiche né mirate. Considerazioni. Punto.
1 ) Troppo spesso si “ama” Dio per fottere il prossimo e lo si prega solo per mero tornaconto personale, senza minimamente pensare a quel Bene comune che invece la preghiera (e prima ancora la morale e l’etica) esige.
2 ) Troppo spesso si pensa di essere indispensabili mentre, a stento, si è forse “utili”.
3 ) Troppo spesso si pretende di essere tollerati ma non si tollera nulla che riguardi gli altri. Che siano vicini, lontani, parenti, amici, profughi o ricchi industriali (ah no, per quest’ultima fascia spesso si è pronti a stringere i denti e fare un’eccezione, meglio se trattasi di ricchi para-mafiosi).
4 ) Si dice che bisogna sempre “splendere” ma di cosa? Di luce artificiale? Si splende quando ci si può ammantare di Verità e sincerità. Il resto sono luci teatrali.
5 ) “IO” sono. Tu sei i fatti che realizzi, mai le parole che dici, come diceva il Beato Livatino “Dio non ci chiederà se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili”.
6 ) Di falsi profeti è pieno il mondo e li riconosci perché sono quelli acclamati, i veri profeti agiscono in silenzio perché non hanno bisogno plauso d’alcuno.
7 ) Le mezze verità non hanno nulla da invidiare alle plateali bugie.
8 ) Chi nasce con mille certezze muore generalmente carico di dubbi, chi nasce e vive fra i dubbi e si pone domande muore con almeno una certezza.
Elenco considerazioni in aggiornamento…
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