Antonello Cracolici

Lombardo, nominando due assessori politici ha snaturato la giunta tecnica. Questa in sintesi sarebbe la scusa che un Pd sempre più annaspante ha trovato per lasciare la giunta regionale sin qui sostenuta. Grandi manovre, o tentativi di manovrine, in vista delle prossime dimissioni ormai annunciate da Raffaele Lombardo. “Riteniamo esaurita e chiusa la fase del governo tecnico, anche perchè non c’è più dopo l’ingresso nell’esecutivo di due esponenti politici“, dice il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici. Niente più appoggio dunque, ma niente mozione di sfiducia. E nessuno degli assessori sarà obbligato dal partito alle dimissioni. Sarà la direzione regionale del partito, convocata dal segretario Giuseppe Lupo lunedì prossimo, a stabilire quali conseguenze politiche avrà il ritiro dell’appoggio al governo.

Anche nel Pdl si respira aria di movimento. Un gruppo di deputati regionali con a capo il capogruppo all’Ars Innocenzo Leontini lavora alla creazione di un nuovo soggetto politico da fondare assieme al Pid dell’ex ministro Saverio Romano. E lanciano un appello a moderati e riformisti, laici e cattolici per formare un movimento che “vada oltre” sigle e simboli. Appuntamento per questo per il prossimo 7 giugno.

Insomma da qui al 28 luglio, data annunciata da Lombardo per le sue dimissioni non è detto che non si vedranno altri colpi di scena. Di cui però, sinceramente, il popolo siciliano non ha alcun bisogno.

Luigi Asero

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