Umberto Bossi con i figli Renzo e Riccardo e insieme al senatore Piergiorgio Stiffoni sono indagati dalla Procura di Milano per peculato.

L’inchiesta si muove dall’accusa mossa alla Lega di utilizzare per fini personali parte dei rimborsi elettorali ricevuti dallo Stato e nasce dal cosiddetto “filone Belsito”, l’ex tesoriere della Lega indagato per truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita e riciclaggio.

Francesco Belsito è indagato anche dalle procure di Napoli e Reggio Calabria. Con lui a Milano sono indagati anche Stefano Bonet (imprenditore veneto) e Paolo Scala (consulente finanziario), entrambi considerati suoi complici.

A Napoli invece, sempre insieme a Belsito, sono indagati lo stesso Bonet insieme agli ingegneri: Luigi Giannini, Riccardo De Carlini e Giordano Franceschini.

Più pesante per Belsito il quadro indiziario a Reggio Calabria dove gli indagati sarebbero otto. Oltre a Belsito sempre Bonet e Scala. Ma anche Romolo Girardelli che sarebbe il collegamento tra l’ex tesoriere leghista e la ‘ndrangheta con la cosca dei De Stefano.

Luigi Asero

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