Non aggiungo commenti personali. Penso sia anche questa bella, ma sono certamente di parte. “Per Te” che hai letto, che leggi, che leggerai.
Guardo fuori, in alto,
fin sù alle lontane stelle
Guardo fuori, lassù
dove le nostre luci riflesse
paion belle…
La luna magicamente ombrosa
ride fra sé guardando la mia
misera anima speranzosa.
Non posso non guardare,
non posso non sperare…
La luna non può non ridere…
ma non dei miei pensieri,
che luna e stelle sanno esser seri.
La luna non può non ridere
vedendo l’amaro giochino
ch’innanzi c’ha messo il nostro Destino.
Scoprirsi d’un tratto,
incontrarsi come dopo solo pochi giorni,
sapendo bene ch’eri solo nei miei sogni…
E come spiegare e far capire,
come da quel giorno io non sappia più dormire?
Vedere il tuo sorriso
rifulgere di luce,
immaginare le tue gambe
e carezzarle come fossero petali di rosa,
sfiorare le tue labbra
luccicanti, come di pesca,
peccar solo virtualmente
come nuotar dentro un mare in tempesta..
Pensar che un giorno di tutto ciò
rimarrà solo un dolce ricordo…
di quel tuo sorriso un immaginario scatto
nel negativo perenne del mio tatto…
…che finse di poter accarezzare
ogni piccolo punto del tuo ridente corpo,
che finse di poter all’infinito baciare
quella pelle e quelle labbra
oltre ogni cosa che ci può separare
Oltre ogni mare…
Luigi Asero – 21 agosto 2010, h. 02.15