di Luigi Asero

 

Al comune di Francavilla di Sicilia non sarebbe stato costituito ancora per l’anno 2018 (ormai trascorso) il fondo di contrattazione per il salario accessorio dei dipendenti. Per questo motivo si è quindi aperto un fronte con un comunicato ufficiale dell’organizzazione sindacale UIL-FPL a firma dei responsabili Maurizio Giliberto, Sebastiano Cristaudo e Giuseppe Calapai nel quale si rammenta all’amministrazione comunale che “che la contrattazione decentrata è obbligatoria, e che l’art 40 comma 4 del d.lgs. 165 del 2001 dispone “Le pubbliche amministrazioni adempiono agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali o integrativi dalla data della sottoscrizione definitiva e ne assicurano l’osservanza nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti.”.

Non è accettabile che un’amministrazione possa non adempiere ad un proprio obbligo, penalizzando i lavoratori, che potrebbero vedere leso il diritto alla corresponsione del salario accessorio, e che la mancata predisposizione degli atti relativi alla contrattazione potrebbe comportare sicuramente responsabilità sia sul piano della valutazione sia sul piano del mantenimento dell’incarico, per i soggetti inadempienti” e si chiede che “siano predisposti tutti gli atti relativi alla contrattazione anno 2018, e che si proceda alla convocazione del tavolo per la destinazione del salario accessorio.” Contestualmente la stessa organizzazione sindacale ricorda all’amministrazione l’immediato pagamento degli stipendi del personale, in ritardo a causa proprio della mancata costituzione del fondo previsto dalla Legge in materia.

A tal proposito, il responsabile presso il Comune di Francavilla della UIL, Sebastiano Cristaudo, dichiara: “Non essendo stato costituito il fondo anno 2018 né quello per il  2019, tutto ciò che ne scaturisce, ovvero oneri accessori,  progetti, straordinario, emolumenti per responsabilità varie previste dalle norme in vigore, non potranno essere corrisposti agli impiegati. Ciò è di una gravità estrema in quanto non si è dato seguito  a quanto previsto dalle disposizioni legislative in materia  non rispettando i dettami della legge che obbligano gli Enti Locali a costituire il fondo. Inoltre c’è da segnalare la pesante situazione in cui versano i vari uffici comunali costretti a lavorare nel massimo disagio derivante dalla carenza di materiale vario, per non dire delle carenze ormai divenute endemiche relative alla carta igienica, detersivi e di altro materiale, comprato dai lavoratori a loro spese per rendere vivibile il proprio posto di lavoro, il tutto nel silenzio assoluto degli attuali amministratori del palazzo, i quali fanno orecchi da mercante malgrado siano più volte stati sollecitati dagli impiegati a provvedere. Sarebbe bastato prevedere in bilancio l’economato – come fanno in tutti gli altri enti – attraverso il quale ricorrere alle spese brevi. Invece niente di tutto ciò con una situazione inverosimile dove gli impiegati mettono i soldi per la benzina, per la carta, per tesserini e per quant’altro necessario all’espletamento del proprio lavoro non creando disagi all’utenza. E che nessuno venga a giustificarsi con la non redazione del bilancio, che per legge ha dei tempi entro i quali deve essere approvato e non può essere tirato per le lunghe sino a dicembre, come si è provveduto a fare previa diffida del commissario ad cta.  Infine è semplicemente assurdo non corrispondere lo stipendio, nei giorni previsti di pagamento, costringendo i lavoratori a fare salti mortali per ottemperare ai pagamenti vari o alle scdenze derivanti da bollette, mutui, prestiti ed altro ancora. È divenuto ormai una prassi che l’ente anziché pagare il 27 paga sempre con ritardo anche il mese successivo come nel caso degli emolumenti di gennaio che ad oggi 1 febbraio, ancora non sono stati pagati.

 

 

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