di Luigi Asero

 

AGGIORNAMENTO h 15.40

Si aggrava il bilancio dei terribili roghi in Grecia. Feriti e persone intossicate che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche sono oltre 550. Tragico il bilancio delle vittime: 60 le vittime accertate, ma parecchi posti non sono ancora raggiungibili se non si riesce a spegnere i roghi e si teme che le vittime possano essere un centinaio.
Il villaggio di Mati è stato totalmente divorato dalle fiamme ed è qui che si è registrata la maggior parte delle vittime finora rinvenute.


Bruciano le pinete intorno alla capitale greca: Atene brucia e porta con sé un bollettino atroce. Fino al momento in cui scriviamo 54 morti e oltre 150 persone che hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari.

Intorno Atene un paesaggio spettrale: carcasse di auto bruciate, rimaste intrappolate fra le fiamme e il denso fumo e cadaveri. Intossicati, bruciati, abbracciati come una mamma col suo bambino, come a Mati (circa 40 Km da Atene) dove i cadaveri carbonizzati sarebbero 26. Scappavano verso il vicino mare per mettersi in salvo, la densa coltre di fumo li ha sopraffatti prima.

Di bilancio definitivo non si può ancora parlare: diverse persone si sarebbero lanciate in acqua ma potrebbero esser annegate, altri potrebbero esser rimasti nella cenere dei boschi che attraversavano per raggiungere il mare o per trovare refrigerio all’ombra degli alberi.

Già ieri il governo aveva fatto appello all’Unione europea per aver aiuto. Inviati pompieri e due Canadair. Tardi forse. Il sospetto è che buona parte degli incendi siano di natura dolosa. La certezza che tutti gli eventi mettono ulteriormente in ginocchio la Grecia.

 

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Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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