Il cadavere di una donna con il cranio fracassato da un grosso masso di pietra lavica non distante dalla cappella di famiglia (Famiglia Matà) è stato trovato questo pomeriggio al cimitero di Catania.
Insieme alla donna, Maria Concetta Velardi, 59 anni, c’era il figlio, che ha trovato la donna accasciata con il masso ancora sulla testa e si è sporcato le mani di sangue cercando di darle soccorso, poi ha subito dato l’allarme al custode il quale ha chiamato il 113. La donna era andata a visitare le tombe del marito e di un altro figlio deceduto. Un mistero le scarpe della donna, di colore blu, lasciate ordinatamente all’interno della cappella. Sarebbe da escludere il movente della rapina visto che la donna aveva ancora indosso collana e bracciale.
Il figlio, sottufficiale della Marina Militare, avrebbe accompagnato la madre e si sarebbe poi assentato intorno alle 17 per andare in un bar, al suo ritorno non l’avrebbe trovata all’interno della Cappella e fatto un giro nelle vicinanze ne ha trovato il cadavere a una decina di metri.
Al cimitero monumentale di Catania, sul luogo dell’omicidio (vicino l’ingresso principale) è arrivata la scientifica per effettuare i rilievi e accertare se si tratti di un omicidio o un tragico incidente. Intanto il medico legale, al momento non si è ancora espresso. Sull’accaduto indaga la sezione omicidi della Squadra Mobile. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Giovanni Salvi e dal sostituto Giuseppe Sturiale.
Luigi Asero
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