Arriva da Trapani l’ultimo caso in ordine di tempo, ma c’è da chiedersi ormai “per quante ore”, di omicidio nei confronti di una donna, madre di tre figli e incinta al nono mese di un quarto. Maria Anastasi è stata trovata semi carbonizzata nella campagne del trapanese. In tarda serata il pm della Procura di Trapani ha disposto lo stato di fermo per il marito di lei, che ne aveva denunciato la scomparsa, Salvatore Savalli anch’egli 39enne.

Alla mancanza della mamma i tre figli, ormai adolescenti, hanno spinto il padre a denunciarne la scomparsa. Savalli però non ha saputo dare una versione convincente dei fatti parlando di essersi recato con la moglie per un incontro chiarificatore con il presunto amante di lei. A un certo punto l’uomo avrebbe fermato la sua Fiat Punto per un bisogno fisiologico e, rientrato in auto non l’avrebbe più trovata.

Troppe contraddizioni per un rapporto fatto di liti e tradimenti, di gelosia per una gravidanza forse inaspettate. Troppe contraddizioni soprattutto se si tiene conto che, dai primi riscontri emersi, chi aveva una relazione extraconiugale era invece proprio lui. E forse le liti, a questo punto, avevano il senso contrario con lei, la Anastasi, che chiedeva l’interruzione di questa situazione con l’arrivo dell’ultimogenito.

I primi rilievi sul cadavere della vittima dicono che sarebbe stata colpita violentemente alla testa e poi bruciata. Sarà l’autopsia a stabilire se le fiamme sono state appiccate mentre era ancora in vita o successivamente al decesso. Il cadavere è stato trovato in una zona a circa 20 Km dal luogo della presunta scomparsa grazie a una telefonata anonima che ne ha segnalato la presenza alle forze dell’ordine. Le prossime ore forse ci daranno una versione dei fatti più precisa e meno lacunosa di quanto sinora raccontato dal Savalli.

Luigi Asero

 

 

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