I ministri del governo Berlusconi, ancora una volta, non perdono occasione per mostrare l’assoluta incompetenza ed impreparazione nell’affrontare i problemi economici e sociali che affliggono questa benedetta Italia.
Questa volta è il ministro del Welfare, Maroni, a pronunciare delle parole delle quali si cerca di decifrare il senso. Cito il quotidiano “La Repubblica”. In un’intervista rilasciata oggi, il ministro Maroni lancia -anzi rilancia- l’idea di abbandonare l’Euro e tornare alla vecchia amata Lira.
L’idea è certamente suggestiva, per i nostalgici sarà anche un ritorno al passato, ma la mia domanda è: pensa il signor ministro che col ritorno alla vecchia moneta torneranno i posti di lavoro? Pensa che la gente ricomincerà a comprare ed a far muovere l’economia? Pensa forse che i pensionati capiranno finalmente che la loro pensione è aumentata? Io credo che semplicemente i pensionati vedranno che l’aumento non è corrispondente al maggior costo della vita, che la disoccupazione sarà sempre lì dove stà, che la busta paga è impegnata interamente dai prestiti erogati dalle finanziarie…
No, la ricetta per rilanciare l’economia non è certo questa. Ma ritornerò sull’argomento. Con qualche proposta forse più interessante dello spendere altri milioni di euro (o decine di miliardi di lire, come desidera il ministro…) per ristampare le vecchie nostalgiche banconote…
Luigi
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