Le dichiarazioni di Leoluca Orlando al quotidiano “l’Unità” non lasciano margini interpretativi. Candidato a sindaco di Palermo sarà Rita Borsellino. Dice infatti Orlando: “Si devono raccogliere le firme per le candidature alle Primarie, ci dobbiamo parlare io e lei, però mai mi candiderei contro Rita Borsellino, noi siamo la stessa cosa, due storie per un sindaco“.  Che aggiunge: “Io il sindaco l’ho fatto ed è stata la più bella esperienza della mia vita. Ma in Sicilia c’è l’innaturale accordo con Lombardo, stiamo parlando di coloro che hanno eletto Cuffaro contro Orlando e poi contro Borsellino e Lombardo contro Anna Finocchiaro… Io sostengo Rita, come Rita sostiene me, la vera novità è questa. La novità di due candidati sindaci che sono uniti grazie a un accordo raggiunto con fatica e superando molte difficoltà. La vera novità è che il Pd, superando i contrasti interni, ha aderito all’impegno che tutti i cittadini sottoscriveranno, di non fare accordi né al primo turno né al ballottaggio. La mia missione è compiuta, c’é unità del centrosinistra nella Palermo del 61-0. Dopo dieci anni di barbarie, Palermo ha diritto a una sua primavera, come le città che sono andate al voto delle amministrative del 2011, Torino, Milano, Napoli”

Peccato che, come riportato sul sito ufficiale di Leoluca Orlando, il leader nazionale di IdV, Antonio Di Pietro,  parli ancora dello stesso Orlando come un possibile candidato accanto alla Borsellino. Questa la sua dichiarazione espressa ieri 9 febbraio: “È con spirito unitario che il centrosinistra si sta ritrovando a Palermo per costruire un’alternativa per la città, rispetto alla pessima amministrazione di Cammarata. È con questo spirito che personalità come Borsellino e Orlando stanno lavorando per costituire insieme il punto di riferimento della Palermo del riscatto. In questo senso ci appropinquiamo a fare le primarie con ampia disponibilità da parte nostra ad appoggiare uno dei due candidati, o Borsellino o Orlando, in quanto entrambi intendono mettersi a disposizione della coalizione e a rappresentarla nella sua interezza. Saranno, ovviamente, le realtà locali insieme ai diretti interessanti, che si sono scambiati pubblicamente attestati reciproci di disponibilità al sostegno, a trovare la soluzione migliore, con uno spirito unitario e condiviso”.

Luigi Asero

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