Un fatto di ordinaria cronaca, purtroppo ormai ordinaria, a Trieste in via dell’Istria. A riportarlo il quotidiano triestino triestecafe.it che riporta quanto segue:

Vedono un gruppo di ragazzine passare per strada e si toccano le parti intime. È l’incredibile episodio successo oggi, venerdì 8 febbraio, e raccontato da una triestina.

«A tutti i genitori su TRIESTE Oggi ho assistito intorno alle ore 16.30 ad una scena SCHIFOSA Stavo percorrendola via dell’Istria ( altezza burlo)’. Inizia così il racconto della triestina» .

«C’era traffico – continua il racconto – quindi procedevo con la mia vettura a passo d’uomo. Noto dall’altro lato del marciapiede un gruppo di circa 7 uomini di colore che con gesti volgari ( toccandosi le parti intime e gestualità vergognose) seguono a distanza di circa 2/3 metri Tre ragazzine sui 14/15 anni. Le ragazze ogni tanto si sono voltate ed hanno accelerato il passo. Ad un certo punto gli uomini iniziano a fare altrettanto» .

«Nel frattempo – riferisce – mi accosto nel primo posto disponibile , scendo, attraverso la strada , e mi avvicino alle ragazze facendo finta di conoscerle. Faccio capire di stare con me e tornare a passeggio indietro , I SOGGETTI infastiditi dalla mia presenza presuppongo mi mandino a quel paese nella loro lingua. Resto con le ragazze, faccio chiamare i genitori , che arrivano dopo 20 min ( nei quali rimango con loro )» .

«Avverto – conclude la Triestina – tutte i genitori di stare attenti … soprattutto in quella zona … è andata bene questa volta … ma penso … se non passavo ? Se no vedevo?»

Si tratta purtroppo di un ennesimo episodio “fotocopia” a cui i cittadini giornalmente si trovano ad assistere, o che diverse cittadine sono costrette a subìre.

Nel raccomandare a tutti/e di contattare nel caso immediatamente le forze dell’ordine al numero unico di emergenza 112, non possiamo che rilevare come ancora il fenomeno, preoccupante, sembri non trovare soluzione mentre montano in Svezia come in Germania, seppur ignorate dalla stampa nazionale le proteste delle donne che si sentono ormai sotto costante minaccia.

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Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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