Rifiuti in via del Canalicchio

È forse semplice piccola cronaca spicciola questa, ma è anche questa un sintomo della grave situazione in cui versa il Sud Italia in special modo in alcune zone specifiche.

La foto che pubblichiamo è stata scattata con un semplicissimo cellulare presso una fermata Amt in via del Canalicchio, in territorio di Tremestieri Etneo. Un cumulo di rifiuti sommerge letteralmente la fermata dell’autobus cittadino con i passeggeri costretti ad attendere sulla strada la linea desiderata. Marciapiede impraticabile e automobili parcheggiate impediscono infatti la regolare sosta d’attesa sul marciapiede.

Due considerazioni. La prima indubbiamente a carico dell’amministrazione comunale di Tremestieri Etneo che evidentemente persiste nelle croniche carenze inerenti la raccolta dei rifiuti, ci sarà pure carenza di fondi, saremo pure in tempo di “spending review” (parola che ci piace tanto con la sua pseudo-fonia anglosassone) ma è inaccettabile che vengano meno i servizi pubblici essenziali quali la raccolta quotidiana della “monnezza” (altra parola che ci piace tanto con la sua inequivocabile fonia napoletana).
Parlando con alcuni residenti ci è stato spiegato che in zona mancano i cassonetti e che la stessa amministrazione ha promesso la posa in opera di cassonetti “in via provvisoria” per una quindicina di giorni in attesa dei necessari provvedimenti (?). Che sarebbero? Quali provvedimenti occorrono per posizionare dei comunissimi cassonetti? Sarebbe opportuno che qualcuno dall’Assessorato competente, o lo stesso Sindaco di Tremestieri ci chiarissero il concetto. Perché a noi, così, sfugge…
Ma una nota, senza dubbio, va anche all’inciviltà di quei cittadini che con tanto “senso pratico” ritengono utile creare una mini discarica direttamente a ridosso delle fermate del bus.
Forse implicitamente vogliono suggerire una proposta: in tempi di crisi lo stesso mezzo potrebbe raccogliere passeggeri e monnezza. Carburante risparmiato.

Siamo sotto elezioni, confidiamo nella pulizia e in tutte le soluzioni del caso. Poi, passato il 28 ottobre si tornerà alla vita normale e forse, in perfetta combutta cittadini-amministrazioni, torneremo al cumulo come quello odierno.

Luigi Asero

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Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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