Il mistero della scomparsa di Roberta Ragusa, scomparsa da San Giuliano Terme (Pi) il 13 gennaio scorso non accenna a schiarirsi, dopo l’apertura di un fascicolo per omicidio e la perquisizione domiciliare delle scorse settimane affiorano altri particolari dalle indagini. Indagini che però non hanno ancora saputo chiarire se sia un allontanamento volontario o, come si teme, un omicidio. Le indagini coordinate dal Pm Aldo Mantovani, hanno identificato un quadro familiare non proprio ideale, fonte di grandi angosce per la donna scomparsa.

Le amiche di Roberta la descrivono come donna molto seria, legata alla famiglia e che mai si sarebbe allontanata dai suoi figli. Che non aveva assolutamente alcun amante e che l’incidente domestico di cui sarebbe stata vittima pochi giorni prima avrebbe una versione diversa rispetto a quella data agli inquirenti dal marito. Anonio Logli avrebbe volontariamente gettato la pesante scatola con gli addobbi sulla moglie, e non sarebbe invece caduta a seguito di un suo sbilanciamento.

Si alternano intanto speranze e smentite, un uomo aveva testimoniato alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, giovedì 7 marzo di aver accompagnato personalmente una donna alla stazione ferroviaria e di riconoscerla in Roberta Ragusa. Questo confermerebbe l’ipotesi di allontanamento volontario. Ma la testimonianza non ha trovato alcun riscontro oggettivo ed è stata giudicata inattendibile.

Contro il marito i Carabinieri hanno accertato che egli aveva realmente una relazione extraconiugale, con la segretaria dell’autoscuola dove entrambi i coniugi lavoravano. Segretaria che era anche amica di famiglia. La donna, Sara Calzolaio, 28enne, avrebbe avuto una relazione già da circa 2 o 3 anni e Roberta aveva scoperto tutto. E questo la faceva sentire “ospite” a casa sua.  I cellulari dei due sarebbero spariti e gli inquirenti cercano ora di rintracciarli.

Nella versione fornita da Antonio Logli i cellulari li avrebbero buttati affinché non si scoprisse la relazione clandestina, per non turbare i figli. Ma la versione appare debole stante che è stato lo stesso Logli a parlarne agli inquirenti capendo che comunque lo avrebbero scoperto.

Rimane il mistero, ma qualche novità dalle indagini potrebbe arrivare entro breve termine. Sperando che sia, almeno in questo caso, una novità positiva.

Luigi Asero

 

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Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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