Breve tregua per quanto riguarda le nevicate, ma è ancora emergenza con decine di paesi dall’Emilia all’Abruzzo sommersi dalla neve. Centinaia gli sfollati e la perturbazione non accenna a lasciare l’Italia: nelle prossime ore l’aria gelida proveniente dall’Artico porterà nevicate sulle regioni meridionali e freddo intenso su quelle del centro-nord, con il rischio di gelate che potrebbero provocare ulteriori disagi alle migliaia di cittadini già provati da dieci giorni di maltempo.

Secondo il servizio meteorologico però il peggio è alle spalle, dopo l’ultima ondata che ha flagellato il centro Italia. Oggi è nevicato ancora su Emilia Romagna, Marche, zone interne di Abruzzo e Molise e anche sul Veneto e parte della Lombardia. Neve anche ad Olbia dopo ben 27 anni. Per domani la nuova allerta meteo del Dipartimento della Protezione Civile prevede piogge su Campania, Basilicata e Calabria, e neve a 100-300 metri sempre su Campania e Basilicata, Calabria e Puglia settentrionale e a 400-600 su Calabria meridionale e Sicilia, con temperature che invece scenderanno sotto lo zero su tutto il centro nord.

Un miglioramento dovrebbe arrivare finalmente da martedì, quando le temperature dovrebbero risalire di circa 6 gradi al centro-nord e di 3-4 sul sud.

Le scuole rimarranno comunque chiuse anche lunedì in decine di comuni di Umbria, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo, Basilicata, Campania e anche a Trieste, dove la bora non dà tregua. I danni provocati all’intero settore agroalimentare hanno raggiunto, secondo Coldiretti, 1,5 miliardi, lo 0,1% del Pil. Centinaia, ormai, i crolli di tetti e capannoni dovuti al peso della neve accumulata, tra cui parte della campata nella navata centrale del Santissimo Crocifisso di Urbania, dove è conservata un’opera di Federico Barocci, la Madonna con bambino, che è stata messa in salvo.

Ma ci sono ancora vittime a causa del maltempo: una donna riversa nel bagno della sua casa di Parma, un anziano investito a Modena da un trattore che stava spalando la neve e una donna di 83 anni trovata sepolta nella neve a Porto d’Ascoli, uscita di casa per andare a controllare l’orto. Vittime che si vanno ad aggiungere alle oltre cinquanta registrate da inizio mese. La situazione più critica resta quella delle Marche, dove anche in mattinata si è abbattuta una bufera di neve su Ancona. Le scuole resteranno chiuse lunedì in quasi tutta la regione, compreso il capoluogo Ancona ed Ascoli, diversi paesi, tra cui Urbino, sono sepolti sotto minimo 2 metri di neve e i black out hanno interessato anche un’intera zona di Pesaro. Il presidente della regione, Gian Mario Spacca, oggi a Urbino, ha annunciato verifiche su tutto il patrimonio storico della città, dal Palazzo Ducale al Monastero di Santa Chiara, dagli Oratori ad altri edifici di pregio.

Anche in Romagna la situazione resta difficile: tra le province di Rimini e Cesena sono oltre 400 le persone sfollate. E si è temuto il peggio per un gruppo di disabili bloccati in una comunita a Montefiore Conca: alla fine i mezzi di soccorso sono riusciti a raggiungere la struttura sommersa dalla neve.

Sembra risolta, invece, l’emergenza a Roma anche se Colosseo e Fori Imperiali sono rimasti chiusi, decisione che ha suscitato la delusione di centinaia di turisti. L’aeroporto di Fiumicino, dopo la debacle di ieri, è tornato alla piena operatività, le strade della città sono ormai pulite con l’unico pericolo rappresentato dal ghiaccio in alcune zone. Riapriranno lunedì scuole e uffici pubblici, anche se è stato prolungato di altre 24 ore il divieto di circolazione per ciclomotori, moto e microcar.

Quel che non è finita, invece, è la personale battaglia del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, contro le previsioni meteo della Protezione Civile. “Ci sono ancora delle previsioni incerte dobbiamo dirlo con chiarezza. Ci sono interpretazioni confuse“. Evidentemente il meteo, al sindaco romano proprio non va giù.

Luigi Asero

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Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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