Si è svolto oggi l’incontro al ministero dello Sviluppo Economico tra Massimo Di Risio (patron della Dr Motor) e rappresentanti di ministero e sindacati sulla vicenda che vede al centro lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Di Risio ha esordito nel peggiore dei modi, pur spiegando le difficoltà sinora incontrate, ha detto infatti che l’azienda “ha bisogno di qualche altro giorno per trovare una soluzione”, ha però risposto positivamente alla domanda se la Dr Motor fosse in trattativa con un partner, senza specificare però se si tratti di partner industriale (casa automobilistica straniera) o finanziario.

L’ultimatum datogli dal ministero è però scaduto e ancora non si arriva ad avere un quadro della situazione. Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil però risponde che di tempo ne è passato anche troppo e che i lavoratori non vanno lasciati soli, entro quest’anno finirà anche il periodo di cassa integrazione infatti, e senza una soluzione si rischia che dopo non ci sia più nulla. In pratica Landini è chiaro per quanto riguarda la Fiom: “Non siamo disponibili ad accettare la chiusura della fabbrica e il licenziamento di duemila persone”.

Dello stesso tenore le dichiarazioni di pochi giorni fa del governatore, Raffaele Lombardo: “Se entro il 4 giugno non ci saranno risposte concrete saremo costretti a trovare altre aziende”.

Luigi Asero

 

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