Finisce la latitanza, durata 16 anni, di Michele Zagaria. È stato infatti catturato oggi, intorno alle 11.30 dal personale della Squadra Mobile di Caserta coordinato dal pool anticamorra della DDA di Napoli, costituito dai giudici Cafiero de Raho, Catello Maresca,  Raffaele Falcone e Marco Del Gaudio.

Zagaria è stato arrestato in un fondo agricolo a Casapesenna  dove gli investigatori erano sicuri si nascondesse la primula rossa della feroce organizzazione criminale, latitante dal 1995.

Ironiche, come nello stile mafioso, le sue prime parole rivolte al pool investigativo: “Avete vinto voi, ha vinto lo Stato”.

Michele Zagaria, 53 anni, detto «capastorta», considerato il capo dei capi dei Casalesi, era l’ultimo dei boss storici del clan ancora latitante. Al momento dell’arresto il boss è stato colto da un lieve malore che ha richiesto l’intervento di un’ambulanza.

Un anno fa, nel novembre del 2010, in manette finì Antonio Iovine,detto «’o ninno», nascosto a Casal di Principe, nella villetta di un incensurato. Prima di lui, il 14 gennaio del 2009, dopo un inseguimento sui tetti a Mignano Montelungo, i carabinieri catturarono Peppe Setola, boss dell’ala stragista del clan facente capo a Francesco «Sandokan» Schiavone, in carcere dal 1998.

Con l’arresto di Zagaria dunque si chiude il cerchio attorno al clan dei Casalesi.

Luigi Asero

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Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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