In questo periodo lontano da internet dedico le mie serate alla lettura, scrivo, rifletto, tantissime parole crociate del tipo autodefiniti.

Una definizione: tre lettere, centrale “i”, definizione proposta “È ovunque”. Vabbè facile, neanche rifletto e scrivo. DIO

Poi mi fermo, sì è vero, ho sempre accettato la Tua presenza e non dubito. Ma ora è diverso. Sì Dio, ci sei, sei ovunque. Ma dove?

Ti sto cercando, a modo mio forse. Ma lo sto facendo. E non ti vedo, non ti trovo.

Ho pensato che io sia una micro goccia nell’oceano. Magari sei impegnato laddove ci sono più problemi nel mondo. Ma stando alle notizie non sei neanche lì.

I bimbi continuano a morire, le bombe continuano a esplodere e a dilaniare, i poveri sono sempre più poveri, la morte racimola sempre più anime sulle strade, la ricerca scientifica è sempre più impegnata nel creare la Tua immagine invece di aiutare i propri simili, i problemi di tutti i giorni sembrano sostituiti dai problemi dei mercati finanziari. E così i poveri ci sobbarchiamo i problemi dei “poveri ricchi”.

Dio vuoi vedere che al sabato gli sceicchi dovranno comprare il panno-daino e lucidarsi da soli le loro limousine?

Ora dimmi… aspetti di goderti questa scenetta o vuoi farti vedere prima?

Non so, forse stavolta ho esagerato con l’ironia e magari non riuscirò a trascrivere questo post per pubblicarlo. Magari un fulmine mi colpirà prima. Ma almeno potrò dire con certezza “Dio c’è!”.

Ma chi lo sentirà a quel punto?…

Informazioni sull'autore

Mi piace ascoltare, non semplicemente sentire. Il dialogo non è "parlare" ma consentire alle anime di incontrarsi

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